TRABICOLE'S VICTIMS

Ma per non saper ne leggere ne scrivere se strana fauna girovaga per la fattoria ci muniremo di corredo da combattimento completo: spadellazza d'ordinanza, Lucypaiolo e visto che c'è anche l'arzigogolo che hanno costruito i due maghi della puffbirra, detto anche aspiraGRauGrau.. forza sotto a chi tocca!

Ops deserto.. dove siete andati tutti? io per sfuggire al caldo ed evitarle l'effetto disciolta sotto il sole mi ero rifugiata in un fresco bunker, utilissimo per il passaggio dell'aspirabrutto dell'altra parte... Adesso mi sento in colpa, mica vi avrà risucchiato l'aspirabrutto ed io non vi ho offerto prtezione nel bunker................... Fatevi sentire, anzi se volete passare organizzo un rinfreschetto pre-party -pre-partita italia- spagna..... il calcio non mi piace ma ogni occasione è gradita per fare festa tutti insieme. per rinfrescare l'ugola trovate thè freddo alla Poa accompagnato da germogli di bambù.... se mi vengono bene faccio anche le alghe caramellate ma sono assai difficili da preparare perchè le tartarine infamette si sono pappate tutte le scorte!!!

Buonasera madame e madamoiselle... . party al tiki.?... pre party per la partita? già fatto grazie mie dolci signore.... cenetta pre partita (per fortuna direi, se no ci andava anche di traverso)... un bel buffet... antipasto classico estivo con mozzarelline nobvelle delle mucchette appena sfornate... trancio di deporcello arrostito nel forno.... frutta varia ben gelata, proveniente dall'atollo che gia conoscete.... e fiumi di puffbirra per completare.

Ma ahime... ci dolgon ancora le ossa per le sonore legnate

evvabhe... un primato pero lo abbiamo pur conquistato ..... son 44 oramai gli anni che toniamo a casa con l'erba cipollina.... la coppa ... ci hanno regalato la foto.... va bhe dai... il trofeo lo abbiam conquistato

E' passato tanto tempo, sicuramente troppo. Ma il luogo giusto, l' angolo di Paradiso è questo ed anche se siamo anime nel Limbo di un forum bipolare, abbiamo conservato le chiavi di casa. Questa casa...


Trabicolfavola di una notte di mezza estate


Con leggerezza e folle incoscienza, ho intrecciato fragili fili d’ argento rubati ad un ragno distratto ed ho creato una solida corda di sogni, per fuggir lontano da montagne dall’ aspro profilo.

Cercando il brillìo delle stelle in notti di occhi vigili e parole sospese, ho trovato lo splendore di palpitanti cuori alati, al di là di uno specchio che non riflette altro che se stesso. Mentre, nel mio castello arroccato opalescenti perle di ricordi e lacrime giacevano sparse sul pavimento di un corridoio di pensieri, quel frullìo d’ ali e d’ affetto ha guidato i miei passi a scansar gli ostacoli, quando tutto intorno a me vorticava in una tempesta di nuvole cariche di giorni a venire e l’ incantesimo di una strega malvagia si era rubato i colori di uno sguardo innocente.

Ho conosciuto e sposato un rosso re giullare, equilibrista tra parole e poesia, alchimista di trabicolesche pozioni, che si è smarrito inseguendo cerbiatte nei boschi della vita.

Ho camminato al fianco di cavalieri che vestivano cotte di ruvida onestà sotto armature lucenti, armati di spade forgiate dalla maestria di un drago nelle officine delle Terre di Avalon ed ho danzato con gentili madonne, in un turbinìo di passi ed allegria.

Ho cantato con indomiti pirati e leggendarie corsare, veleggiando su improbabili navi in mari sconosciuti, trasportando un tesoro fatto di barili di essenza proibita sino alle gole riarse di anime inquiete, mentre strane isole sospese tra finzione e realtà accoglievano il nostro naufragare.

Ho visto la magia di una fata, accarezzare un fiero felino che ha ritratto gli artigli per far dolcissime fusa e ne sono rimasta incantata.

Ho abbracciato con foga travolgente a celar la timidezza, cullandole con tutta la tenerezza che mi hanno donato, portandole nei miei pensieri e nel mio cuore sempre, una paziente e tenera micia ed un raro e prezioso gelsomino.

Ho strappato la terra alle erbacce, per far spazio a teneri germogli che non sono mai nati, con ottusa caparbietà, fino a perdere la pazienza e me stessa.

Ho appeso un respiro trattenuto nell’ attesa di un domani, a fragili ali di farfalle che son volate lontano e mi son distesa sfinita, sulla sabbia dorata del mare di un tempo che mai sarà in attesa dell’ abbraccio di un' onda che mi portasse lontano.

Poi ho compreso che il castello della mia vita non poteva restare sguarnito di voci e presenze ed ho raccolto nelle pieghe delle mie vesti trattenute sul ventre come prezioso fagotto, tutto ciò che di meraviglioso avevo ricevuto in dono e con son tornata tra le solide mura arroccate a far capriole di pensieri, per scrivere in una sera qualunque la storia di una trabicola infinita.



Vi auguro una dolcissima notte di sogni fatati e morbide lenzuola.
Sbaciucchiamenti a raffica mitragliesca ed abbracci ad involtino di melanzane

non sapete quanto mi mancano le trabicole

spero proprio che ci sia un posticino accogliente

dove tornare a leggere i vostri trabicolosogni